Vivendo in un' epoca inodore, o che al massimo sa di limone, scordiamo che per secoli l' aceto e' stato utile nella lotta al mefitismo: quando le esalazioni erano potenti ed anche tossiche.
Con una maggiore diffusione della pulizia non si sfruttano quasi piu' i poteri sgrassanti e disinfettanti dell' aceto. Per non parlare di quelli cosmetici.
Per esempio un po' d' aceto diluito nell' acqua del bagno aiuta a combatterela dermatosi.
Se si deve pulire una spugna, e' bene lavarla con l' aceto.
L' aceto veniva anche usato come antenato del dentifricio: elimina il tartaro.
Ma il vero regno dell' aceto e' fra i capelli: usato nell' ultimo risciacquo lucida le chiome.
Frizionarsi i capelli con l' aceto aiuta contro la forfora e se i bambini tornano da scuola con le loro testoline piene di pidocchi, l' aceto e' un metodo antico ma sempre valido.
L' aceto in cui viene aggiunta la camomilla servira' a sbiondire, mentre quello a cui si aggiunge salvia, servira' a scurire la capigliatura.
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